Per la prima volta in Europa, il museo MADRE di Napoli, ospita, fino al 1 aprile 2013, la mostra "Sol
LeWitt. L'artista e gli artisti". L'esibizione
vuole rappresentare la variegata e polimorfa attività artistica di un
grande protagonista dell'arte contemporanea. I criteri di esposizione
abbandonano cronologie e antologie per sposare una divisione in tre
aree, ognuna delle quali corrisponde ad un nucleo tematico con
opere inedite.
La prima sezione è composta da opere mai realizzate prima, studiate
dall'artista prima della sua sua scomparsa e realizzate dai suoi
assistenti. Cinque disegni murali che adottano le tecniche delle prime
opere di questo genere, risalenti agli anni '50; la realizzazione da
parte dei suoi assistenti, come da progetto di LeWitt, permette ad ogni
disegno di distinguersi dagli altri, seppur seguendo precise
indicazioni. Queste opere evidenziano l'insorgere di ansia e timore
trasposti nell'arte da linee che tendono all'infinito per poi trovare
deviazioni repentine ed esplosioni continue in geometrie deliranti.
La seconda e la terza area ospitano un gran numero di opere divise tra lavori che fanno parte di collezioni napoletane e del mondo. Il collezionismo per LeWitt non ha mai rappresentato un hobby, ma è sempre stato un impiego a tempo pieno, a partire dall'età di nove anni. Nonostante egli sia conosciuto come sostenitore del pensiero minimalista e dell'arte concettuale e prediliga esercizi di stile che ritraggono strutture pure, semplici e modulari, le sue collezioni consentono di ricostruire gran parte delle tendenze artistiche a partire dal secondo dopoguerra e includono opere e artisti di tutti i Paesi e le correnti.
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