“Scultura come forma, scultura come struttura, scultura come luogo”: mixando minimalismo, land art and conceptual art lo scultore Carl Andre approfondisce il suo studio sull’arte contemporanea.
Protagonista dei suoi lavori è la visione progressiva dell’artista che reinterpreta la scultura secondo un linguaggio nuovo ed irriverente in cui la mano dell’artista diventa impercettibile. Materiali industriali come acciaio, ferro, rame e graffite diventano protagonisti, mettendo in secondo piano i materiali più nobili come il marmo e il bronzo fino ad ora onnipresenti in questa pratica artistica. Oltre all’innovazione artistica portata da Carl Andre nel campo della scultura la mostra dedica ampio spazio alla sua produzione poetica, che troppo spesso è stata oscurata dai lavori plastici.
Foto © Museo Reina Sofia.
Protagonista dei suoi lavori è la visione progressiva dell’artista che reinterpreta la scultura secondo un linguaggio nuovo ed irriverente in cui la mano dell’artista diventa impercettibile. Materiali industriali come acciaio, ferro, rame e graffite diventano protagonisti, mettendo in secondo piano i materiali più nobili come il marmo e il bronzo fino ad ora onnipresenti in questa pratica artistica. Oltre all’innovazione artistica portata da Carl Andre nel campo della scultura la mostra dedica ampio spazio alla sua produzione poetica, che troppo spesso è stata oscurata dai lavori plastici.
Foto © Museo Reina Sofia.
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