Leroy Lamis (1925-2010) è uno scultore, insegnate d'arte e artista digitale. Tra le sue opere più conosciute vi è una serie di cubi costituiti da lastre di plexiglass creati tra il 1962 e 1978 che ha il nome di Costructions. Lamis arriva alla composizione di questa serie di sculture attraverso lo studio dei materiali e delle tecnologie, traendo ispirazione dai fondamenti del Costruttivismo e da artisti come Naum Gabo, Antoine Pevsner, Richard Lippold e Ludwig Mies van der Rhoe.
Lo studio di Lamis fu da sempre concentrato sulla ricerca della perfezione; la giustapposizione tra le lastre di materiale acrilico traslucide, opache e caratterizzate da diversi vivaci colori si trasforma in un nuovo punto di vista sullo spazio che cambia a seconda dell'illuminazione a cui sono sottoposte le sculture.
Le opere dell'autore sono fortemente intrise di una filosofia positivista tipica degli anni sessanta e del periodo di ripresa successivo alla seconda guerra mondiale: una cieca fiducia nel progresso e nello sviluppo delle tecnologie. La visione riproposta dai cubi rappresenta la malleabilità culturale e politica di questo periodo che permette la nascita di avanguardie artistiche come quella di cui fa parte Lamis.
Sopra in alto a sinistra Construction No. 85 (1965) Posts, lintel-green & blue Plexiglas. In basso a sinistra Construction No. 221 (1972), Dark blue, clear Plexiglas. A destra Construction No. 149 (1968) Blue-white Plexiglas.
Sopra a sinistra Construction No. 194 (1970) Light blue-green-white Plexiglas. A destra in alto Construction No. 230 (1978) Clear blue, light green Plexiglas, in basso Construction No. 55 (1964) Clear-purple-green Plexiglas.
Sotto Construction No. 191 (1970). Bronze and clear Plexiglas.
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