Dal 14 settembre al 5 gennaio 2014, il museo d'arte moderna Saint Etienne Métropole ospita una mostra dedicata all'artista Tony Cragg. Lo scultore di origine britanniche abbraccia il movimento della Art Nouvelle. La scultura come studio della natura e del mondo materiale è il motore principale del genio artistico di Tony Cragg.
Le forme e le strutture vanno oltre le regole geometriche per dare origine a sorprendenti nuove forme organiche.
L'ambiguità percettiva è caratteristica dei materiali così come delle forme, non è dato sapere a quale universo appartengono questi risultati. I mondi di piante, animali marini sono evocati, ma senza consentire una sicura attribuzione a categorie specifiche.
L'ambiguità percettiva è caratteristica dei materiali così come delle forme, non è dato sapere a quale universo appartengono questi risultati. I mondi di piante, animali marini sono evocati, ma senza consentire una sicura attribuzione a categorie specifiche.
Le opere di Cragg derivano dall'uso raro di materiali naturali come la pietra, e dal maggiore utilizzo di materiali artificiali, come la plastica o metallo. In queste opere, gli oggetti assumono un significato nuovo, oggetti scontati diventano incredibili.
Ogni lavoro può essere interpretato come un diagramma di forze che sembrano rubate ai principi di sviluppo naturale. Ci si aspetterebbe di vederli aumentare o cambiare con il passare dei giorni.
Per l'artista è l'unità, la cellula a dare la forma complessiva, ma non ci si può fermare ad un semplice incastro di unità base, è necessario trovare una via d'uscita nel rapporto tra l'unità e il tutto, per trovare l'energia che vada oltre.
La mostra organizzata al saint Etienne Métropole propone un particolare punto di vista sul lavoro di Tony Cragg offrendo una particolare collezione di opere tutte accomunate dal tema del movimento circolare. Il visitatore è invitato a partecipare al movimento rotatorio a cui l'artista dà forma attraverso la lavorazione dei materiali e gli elementi che si avvicinano e si separano, componendo e scomponendo le sculture.
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