La Vasarely Foundation situata in Aix en Provence è la più grande eredità che l'artista Victor Vasarely ha lasciato alla città francese. Durante gli anni '60, insieme ad altri architetti e artisti, dà vita a una fondazione volta a diffondere la sua concezione di "arte per tutti" e "città del domani" dove arte e architettura possano convivere insieme a nuove tecnologie, scienza ed informatica.
Il progetto della Fondazione Vasarely, cominciato materialmente nel 1973, rientra in un'ottica che si sviluppa alla fine degli anni '60 a cui prendono parte un gran numero di architetti, tra cui anche Renzo Piano e Richard Roger. Tutto ciò che è stato costruito negli utimi dieci anni con l'intenzione di creare strutture enormi viene rimesso in discussione. Il progetto di costruzione della Vasarely Foundation si basa, come il Centre Pompidou, su una struttura che permetta una rimodulazione permanente degli spazi secondo una base a reticolo.
Vasarely progetta, quindi, una struttura modulare in prefabbricati di calcestruzzo a pianta esagonale con la previsione di ampliare l'edificio per la creazione di nuovi spazi fino al raggiungimento di una pianta complessiva rettangolare ; per questo motivo, ogni cella viene ideata come una costruzione a sè stante, indipendente dalle altre. Gli architetti John Sonnier e Dominique Ronsserray vengono incaricati di completare l'opera iniziata personalmente da Vasarely.
La facciata viene ricoperta da tavole di alluminio anodizzato bianche e nere che riproducono un'effetto ottico voluto da Vasarely come pronostico della modularità e dei giochi cinetici che si potranno ammirare all'interno, ma anche nel rispetto della luce e del territorio circostante. Una volta all'interno i visitatori hanno modo di immergersi in una serie di 42 opere monumentali volute da Vasarely che ne ha studiato i colori i volumi e le disposizioni secondo la sua visione dell'arte attraverso la geometria astratta.
Con queste opere, la maggior parte delle quali è stata costruita in loco, Vasarely cerca di allontanarsi dal classico aspetto contemplativo dell'arte conducendo lo spettatore attraverso un'esperienza sensoriale che gli permetta di immergersi completamente nel mondo divertente dell'arte cinetica e della pop-art.
TO THE
TOP